MY LAND NO STOP

Il 22 aprile 2017, due atlete del Team Spakkaruote hanno partecipato alla “My Land MTB No Stop”, percorso di endurance in mountain bike nella Sardegna centro-occidentale, nella subregione della Marmilla. Si snoda tra il Monte Arci, il Grighine e l’altopiano della Giara, attraversando numerosi paesi della Marmilla. Tre percorsi ad anello per tutti i gusti, da 400, 220 e 120 km. Un numero di ore massimo da gestirsi in totale autonomia per completare il percorso passando attraverso i vari check point allestiti, basandosi soltanto sulla traccia GPS e sulle istruzioni del quaderno di viaggio. Le nostre atlete hanno partecipato per il percorso da 220 km. Com’è andata: Tutto è iniziato all’escursione di Baressa, quando Lory mi chiese: – Facciamo la MyLand, la 120 km? – Mi dovrei allenare, non ho mai fatto tanti km in mtb… Così inizio a fare qualche giro da sola poi, da fine febbraio, iniziamo a fare qualche giretto più serio aumentando i km e l’ascesa, una volta la settimana, compatibilmente con il lavoro di entrambe. Poi Lory chiese: – Simo, la 120? – No Lory, quella l’abbiamo già fatta, ormai è in tasca. Pensiamo alla 220 km… Continuano le uscite lunghe e le salite e arriva il giorno dell’iscrizione e puntiamo alla 220 km. Il giorno grande emozione, agitate come fosse una gara, adrenalina alle stelle. Pronti… si parte! Nemmeno 10 minuti e iniziano i primi problemini col gps di Lory. Panico e agitazione ma poi si sblocca tutto. Iniziano le salite e pedaliamo con entusiasmo, andiamo abbastanza bene. Arriviamo al primo check point intorno alle 20 e la temperatura inizia ad abbassarsi. Ci cambiamo, montiamo le luci e ripartiamo sempre cariche ed entusiaste, con l’obiettivo di arrivare al terzo check point. All’alba ci accorgiamo che gli amici della notte precedente erano arrivati da poco perché si sono fermati a scaldarsi con piccoli fuocherelli per il freddo. Ci prepariamo per ripartire e stavolta l’obiettivo è concluderla in giornata. Non ci curiamo delle batterie per le luci perché non serviranno, prima di ripartire uno dei mariti ci avverte: – Dovete svoltare a destra, si sale, mi raccomando… Purtroppo i gps la notte prima sono stati spenti erroneamente, quindi all’accensione si sono posizionati sulla traccia, peccato che percorrendo al contrario eravamo comunque in traccia, perché noi cariche di adrenalina e entusiasmo non ascoltiamo il consiglio e svoltiamo a sinistra. – Simo, guarda gli stessi murales che ci guardavano ieri notte… – Sì Lory, magari ci sono anche in questo paesino… Osservo che nel mio gps i km per terminare la MyLand aumentano, mentre il giorno prima diminuivano, ma poiché siamo in traccia entrambe proseguiamo. Arriviamo al campo pieno di erba e pietre dove la traccia non è ben chiara saltiamo il muretto e tutto ci sembra uguale alla notte prima ma siamo sempre in traccia. Pedaliamo sempre: – Dai, dai che la finiamo oggi… – Siiiiiiii! Percorriamo circa 20 km credendo di essere vicine al terzo check point e arriva la telefonata di uno dei mariti: – Come mai non siete ancora qui, se quelli partiti dopo di voi sono già arrivati? – Tranquilli, stiamo per arrivare… Proseguiamo fino a quando non incontriamo altri 4 della 400 km e lì ci fermiamo e chiediamo come mai si trovassero sul senso opposto al nostro. Con la loro risposta hanno rischiato il linciaggio perché ormai avevamo percorso 30 km, stavamo risalendo monte Arci. Inutile descrivere lo sconforto, però dopo due secondi abbiamo chiamato al telefono i nostri mariti, che sono venuti a prenderci quando ormai avevamo percorso 57 km. – Che fate, rinunciate? Questa la loro proposta. – Assolutamente no, riportateci ad Asuni e da lì si riparte! Così è stato, e via per il Nuraghe Nolza, dove ci siamo fermate un pochino e abbiamo mangiato e chiacchierato con altri compagni di avventura che avevano già sentito parlare di noi. Beh, stavamo diventando famose! L’obiettivo era finirla in notturna ma quando siamo arrivate sul posto erano circa le h 21 e abbiamo avuto a che fare con altri compagni che ci sconsigliavano di fare la Giara di notte: percorso duro, lunghi tratti a piedi e non avevamo batterie e luci a sufficienza per riuscire a terminare. Allora ci siamo rassegnate, siamo rimaste a dormire in una splendida camera tutta per noi due con letto e materasso, perché a Baradili abbiamo avuto accoglienza, calore e ospitalità, e al mattino alle 7 siamo ripartite. Abbiamo percorso la Giara di giorno, come meritava, bellissimo percorso. Arrivate a Villa Verde intorno le 11.30, ci hanno accolto con applausi e complimenti. Per me e Lory è stata un’esperienza unica e indimenticabile, speriamo davvero di ritrovarci l’anno prossimo e – perché no? – nella 400 km, dal momento che quest’anno abbiamo superato i 220 e ne avevamo ancora. Simona e Loredana hanno terminato la prova in 44h27’ Il Team Spakkaruote è orgoglioso per i risultati che ottengono i suoi iscritti.